sexta-feira, 30 de janeiro de 2009

ITALIANO PARA CRIANÇAS
Jogos, histórias, músicas, brincadeiras, comunicação oral, o entendimento do outro e o desenvolvimento da leitura e da escrita . A criança aprende italiano se divertindo.
Bimbi - 5 a 8 anos -
Bambini - 9 a 11 anos -
Inicio da aulas :02 marçoHorário: 2ª e 4ª - 15:00 as 16:30
CURSO DE ITALIANO ( jovens e adultos)
09 DE FEVEREIRO- TERÇA E QUINTA

HORA: 12:30 as 14:00 ou 19:00 as 20:30
07 fev - Sábado - 09:00 as 12:00


NOVAS TURMAS EM MARÇO!!!
02 MARÇO
SEGUNDA E QUARTA
HORA: 07:00 as 08:30 / 12:30 as 14:00 / 17:00 as 18:30 /19:00 as 20:30

Material didatico: Rete!
Cada nível corresponde a 1 semestre.Tempo total do curso regular de italiano do básico ao avançado ( 3 anos)
Metodologia: Possibilitar a prática da conversação, leitura, escrita e compreensão auditiva em um curto período de tempo. O aluno tem em sala de aula internet, música, link direto com a Itália através da webcan,DVD ( filmes), acompanhamento pedagógico, professores qualificados.
Atividades extras: Gastronomia das regiões italianas, degustação de vinhos italianos, degustação de café, curso de barista, palestras sobre imigração italiana, poesia, aprender italiano através da música, italiano em cinema, italiano em teatro.
Descontos:O curso oferece descontos especiais nas atividads
extras para os nossos alunos.

terça-feira, 27 de janeiro de 2009

CIAO ITALIA Ristoranti Italiani nel Mondo su NIP

News ITALIA PRESS agenzia stampa - N° 15 - Anno XVI, 23 Gennaio 2009


Dal municipio XI ai San Paolo italici

Il mio Municipio, uno dei venti municipi che compongono Roma, ha per nome un numero romano:XI. Io ho proposto di chiamarlo San Paolo perché nel territorio di questo Municipio ci sono la Basilica di San Paolo, con la tomba dell'apostolo, da poco tempo ritrovata, e le tre bellissime chiese delle Tre Fontane, dove è avvenuto il martirio di San Paolo, a non più di cento metri dalle sede del Municipio. Ci sono nel mondo 13 città che si chiamano San Paolo: la più grande è Sao Paulo do Brasil, che è anche la più grande città italiana nel mondo, con più italiani, che a New York ed a Roma.
Sono stato a Sao Paulo nel Brasile nel 1982, quando mi occupavo di aeronautica militare, per il primo volo dell'AMX. l'aereo italo-brasiliano costruito nelle officine di quella grande città. Mi ricordo che ero molto preoccupato perché l'aereo era ancora in fase di sperimentazione. Ero abbastanza sicuro dei collaudatori italiani di Torino, ma non potevo conoscere la perizia dei collaudatori brasiliani, che ci volteggiavano sulla testa. Ma il mio era un pregiudizio perché erano bravissimi e tutto andò nella maniera più brillante.
A Sao Paulo ho conosciuto Massimo Ferrari e Rogerio Fasano, due grandi ristoratori italiani, che hanno avuto un grande successo e che sono un'istituzione e non solo a San Paolo. Massimo e suo fratello, legatissimi alla loro mamma, mandavano avanti una grande impresa. Massimo è venuto ai nostri Congressi e mi manda sempre le riviste con i suoi successi, i suoi premi e le sue interviste. Qualche anno fa mi mandava a Natale anche un panettone italiano di sua produzione, che era il più buono di quanti avevo mai assaggiato (non si offendano i produttori in Italia!).
I Fasano vennero a San Paolo nel 1902, ora hanno ristoranti (ed uno si chiama "Nonno Ruggero") ed alberghi. La sala principale del suo ristorante sembra la sala di lettura del British Museum. Ma quello che mi è piaciuto in Fasano è stata la sua capacità di analizzare, di spiegare e di capire i problemi della gastronomia italiana in Brasile e nel continente latino. Aveva l'esperienza pratica del grande imprenditore, ma anche il giudizio politico di chi si rende conto dei problemi. Ma non ha voluto mai prendersi una responsabilità associativa. sarebbe stato un presidente ideale per un'associazione di imprenditori italiani.
La ristorazione italiana in Sudamerica è ovviamente molto diffusa e molto apprezzata. Ha il difetto di non essere molto cosciente di sé: tutti ritengono che sia normale avere una ristorazione italiana in un continente che è pieno di italiani. Tutti ritengono di essere talmente bravi da saper fare benissimo la cucina italiana. Si sentono padroni di casa che sanno fanno bene quello che fanno.
Questo atteggiamento naturale di italiani che si sono integrati bene, li porta a sottovalutare la necessità di evolversi, di perfezionarsi, di seguire le nuove tendenze, di fare più cultura. È un vero peccato, perché, se sapessero associarsi, se sapessero dialogare e fare sistema, diventerebbero un elemento essenziale della cultura latina di quel continente.
Se si riuscisse a mettere in comune la grande tradizione dei ristoranti d'Argentina, l'eccellenza di quelli di Montevideo, la classe dei ristoranti dei circoli italiani in Venezuela, la maestria di Ennio Petterino, un patriarca che è stato maestro di molti in Mexico, mai superato dai nuovissimi di Acapulco e Cozumel ed la poesia de" Il postino"" il romantico ristorante di Lima che Domenico Gallotta dirige insieme alla Signora Maria Dolores, in onore di Massimo Troisi e del suo poeta Pablo Neruda.
Da anni sogno un grande Congresso continentale dei Ristoranti Italiani dell'America Latina. Ne ho parlato a lungo con Vuincenzo Incisa che è stato Ambasciatore a Buenos Aires. Ne ho parlato spesso con l'Istituto Italo Latino Americano. Ma forse l'argomento "cucina italiana" non è abbastanza importante per la magnifica diplomazia di cui siamo forniti.
Eppure sarebbe un magnifico evento, una commemorazione di tante fatiche e di tanti successi, il racconto di una storia incredibile, la memoria del grande esodo, e del nostro dono di cultura a questo continente amatissimo.

Ma ormai il nostro motto è: "Fai da te!". L'Università Italiana di San Paolo ha deciso di occuparsi della cultura gastronomica ed in particolare, della cultura gastronomica italiana. Ciao Italia ha promosso assieme ad un'impresa italiana di caffè un seminario all'Unitalo, Università Italiana a Sao Paulo. Ed un altro se ne sta preparando con l'Accademia Italiana della Lingua. Abaga è una grande associazione brasiliana che riunisce i protagonisti della gastronomia. Il suo Presidente Jorge Monti e la sua direttrice del marketing Luciane Manzini, stanno studiando la possibilità del 1° Congresso sudamericano dei Ristoranti Italiani, per la salvaguardia del nostro nome, della nostra cucina e del nostro prodotto. È significativo che questo programma stia a cuore ad una grande associazione più di quanto non stia a cuore alle istituzioni italiane, che dovrebbero promuovere questa difesa.
Intanto Andrea Ruggeri, che lavora in concerto con l'Università di Sao Paulo e con Abaga, ha inaugurato a Brasilia: "Parlando Italiano...cantando, mangiando, viaggiando". E ci scrive: "E' un'idea di Antonello Monardo, assieme alla Scuola di gastronomia. L'inaugurazione é avvenuta con l'appoggio diretto di Ciao Italia Brasile e della Camera di Commercio Italiana di Brasilia. La prossima settimana inaugureremo il nuovo sito www.italia.org.br con solo servizi, notizie e culinaria". Ruggeri mi ha chiesto di collaborare con qualche articolo e lo farò. Ne riparleremo dopo la necessaria pausa di Carnevale. Quest'anno il gennaio estivo brasiliano è stato caldissimo. Ma in autunno, a maggio, porterà i suoi frutti.

Bartolo Ciccardini News ITALIA PRESS

sábado, 24 de janeiro de 2009

CURSO REGULAR DE ITALIANO

ITALIANO PARA CRIANÇAS
Jogos, histórias, músicas, brincadeiras, comunicação oral, o entendimento do outro e o desenvolvimento da leitura e da escrita . A criança aprende italiano se divertindo.

Bimbi - 5 a 8 anos -Bambini - 9 a 11 anos
Inicio da aulas :02 março
Horário: 2ª e 4ª - 15:00 as 16:30


CURSO DE ITALIANO ( jovens e adultos)
03 DE FEVEREIRO
TERÇA E QUINTA
HORA: 12:30 as 14:00 ou 19:00 as 20:30
07 fev - Sábado - 09:00 as 12:00

NOVAS TURMAS EM MARÇO!!!
02 MARÇO
SEGUNDA E QUARTA
HORÁRIO: 07:00 as 08:30 / 12:30 as 14:00 / 17:00 as 18:30


Material didatico: Rete!
Cada nível corresponde a 1 semestre.
Tempo total do curso regular de italiano do básico ao avançado ( 3 anos)
Metodologia: Possibilitar a prática da conversação, leitura, escrita e compreensão auditiva em um curto período de tempo. O aluno tem em sala de aula internet, música, link direto com a Itália através da webcan,DVD ( filmes), acompanhamento pedagógico, professores qualificados.
Atividades extras: Gastronomia das regiões italianas, degustação de vinhos italianos, degustação de café, curso de barista, palestras sobre imigração italiana, poesia, aprender italiano através da música, italiano em cinema, italiano em teatro.
Descontos:O curso oferece descontos especiais nas atividads extras para os nossos alunos.

sexta-feira, 16 de janeiro de 2009

CURSO DE GASTRONOMIA DAS REGIÕES ITALIANAS


O curso Parlando italiano ensinará a você as tradições da gastronomia italiana.
O comportamento, a história, o preparo das receitas e lógico a degustação...
Os professores são altamente qualificados, proporcionando a você momentos inesquecíveis da cultura gastronomica.
O primeiro curso será da região da Calabria
Data: 29 de janeiro
hora: 20:00
Professores: Ana Toscano e Antonello Monardo
fone: 3425-3566

quarta-feira, 14 de janeiro de 2009


CURSO INTENSIVO DE ITALIANO- 1 Mês de aula!
Data: 19/01
Horario: 2ª, 4ª e 6ª - 19:00 ás 20:30
Fone: 3425-3566

segunda-feira, 12 de janeiro de 2009

Café e pizza Dicas de Nápoli e Roma por Francis Bicca


Café e pizza Dicas de Nápoli e Roma
Viva Nápole!!!
Nápole tem o melhor espresso e a melhor pizza do mundo. Estive em Nápole dia 07 e janeiro de 2009 para uma pesquisa intensa e recompensadora. Fui ao Gambrinus Café, depois ao Café do Professor e em outros aleatoriamente e pude comprovar que lá você toma o melhor café do mundo, mas com nosso grão brasileiro que nem colocamos os olhos. Excepcionalmente tomei uma vez no Santo Grão da Oscar Freire em São Paulo um café de lote excepcional, custa o quádruplo do normal, mas vale a pena, e outra vez um lote raro arrematado há dois anos pelo Antonello Monardo, italiano radicado em Brasília, mas foi só. Aliás, considero esses dos dois melhores cafés do Brasil, em sabor. O café Suplicy em São Paulo é só ambiente, e um café honesto. Antes que os fãs do Nespresso do Brasil cortem minha cabeça como a rainha de “Alice no país das maravilhas”, vou logo falando; gosto da Nespresso, quando vou à Paris sempre compro o lançamento que ainda não chegou aqui, tenho minha maquininha na sala, mas não passa de uma boa e prazerosa diversão, pois os saches já compactados sempre serão inferiores aos café moídos na hora.
Por que não temos aqui o melhor café para ser tomado e temos o melhjor grão/ Não é nenhum enigma de tostines, a resposta pode ser cruel mas é fácil e objetiva: Os italianos, principalmente, vem todo ano ao Brasil para arrematar as melhores sacas de café, os melhores lotes produzidos, tal qual os milionários americanos arrematam os melhores lotes franceses e vendem em Nova Iorque os melhores vinhos franceses do mundo com preço melhor que na França. Ou seja, lembrando o mercado de futebol, levam embora nosso melhores. Apesar da evolução dos cafés colombianos, jamaicanos, etíopes, vietnamitas, ainda temos o melhor grão, pela combinação de solo, altitude, processo de seca natural, mas nem de longe colocamos os olhos nesses grãos, nem na sua torra feita em terras estrangeiras, e finalizadas em máquinas italianas de espresso, as melhores máquinas do mundo, fora os baristas, que do mesmo jeito que o baiano nasce subindo no pé de coco o italiano nasce com a mão boa do barista, naquele movimento que dura segundo e meio, mas é o suficiente para tornar seu café de grão perfeito, moagem perfeita, torra perfeita em um grande cru de café na xícara ou em um café apenas bom. Tem o fator cultural, pois o brasileiro tem orgulho de falar que é o maior pordutor de café d mundo mas ao contrário do italiano não exige internamente consumir o melhor café que aqui há. O italiano é tão apaixonado por café, que ano passado foi capa de um grande jornal de circulação nacional o fato da Itália ter dito “não à americana Starbucks”, pois o café italiano é BM e barato, tornado a competição perigosa para a Starbucks, que vend em média seu café por dois a três euros, sendo que é comum se tomar na Itália café por menos de um euro, e dos melhores.

Em Nápoli tem aos montes o melhor grão de café do mundo, brasileiro, cem por cento arábica, dos melhores lotes. Tem também as melhores máquinas de espresso, calibradíssima, como se fosse uma Ferrari em oficina. Tem torrefadoras fantásticas, que torram o café numa precisão nipônica, e para arrematar tem a mão boa do italiano barista para dar a prensa no café moído, para tão logo para jorrar em apenas trinta mililitros no máximo (um curto), de preferência, e vinte e cinco mililitros, (um ristreto), curto dos curtos, um malte perfeito, o melhor café do mundo.
Quanto as Pizzas, eu tenho escutado muito brasileiro dizer que as Pizzas de São Paulo são as melhores do mundo, mas entendo em parte esses comentários. Essas pessoas comeram pizza em Roma (algumas nem isso, é patriotada pura), que realmente as melhores de Sampa não ficam a desejar as de Roma. Contudo, o melhor da gastronomia italiana, incluindo pizza, estará quanto mais longe de Roma for. Falando em pizza, meu primo Gil, dono do Baco Pizza em Brasília, para mim que rodei comendo pizza no Brasil, é a melhor pizza do país, desculpe-me os paulistas, me aconselhou a fazer o que ele fez, indo atrás da melhor pizza do mundo, ou seja, de novo Nápoli, capital do café, da pizza, e do lixo da máfia. Fui a Pizza Ettore na Via Santa Luzia (que lá se pronuncia Santa Luchía), uma aconchegante rua paralela a rua virada para o Golfo de Nápole, com vários bons restaurantes. Primeiro pedi como antepasto uma Mussarela de Búfala, a melhor da minha vida. Infelizmente não teremos uma dessa, pois o leite lá é muito melhor, questão de pastagem e outros detalhes que não sei precisar. Pedi então duas pizzas, uma Margherita e outra com salame picante. As melhores pizzas da minha vida. Melhor trigo, melhor mussarela, melhor tomate, tudo no forno a lenha, isso faz da pizza napolitana uma das melhores do mundo. De noite fui a Pizzaria Brandi, a mais antiga e tradicional de Nápoli, muito citada em guias de turismo. É um pouco pega turista, com um senhor napolitano cantando nas mesas, depois passando com seu chapéu recolhendo seu couvert artístico por três músicas. A pizzaria cobra obrigatoriamente quinze por cento de taxa de serviço mais uma taxa de mesa de um euro e oitenta (se chama “coperto”, muito cobrado em restaurantes na itália, seria um couvert sem pão como diria meu amigo e companheiro de viagem na Itália, Glaidson Ivan). Tirando isso pedi uma pizza chamada Don Vincenzo, homenagem ao patrono da casa (me senti naquele restaurante do Poderoso Chefão onde o Al Pacino mata dois “cappo dei cappo” de uma vez só, cena clássica, arma escondida no banheiro). A pizza Don Vincenzo vem alicchi (ressalto que eu detestava alicchi pois o nosso é muito salgado. arrisquei e acertei, o deles é dessalga perfeita), mussarela (que mussarela), alcaparras (maravilhosa alcaparras!), molho de tomate e só. Maravilhosa. Foi a segunda melhor pizza da minha vida. A Pizza Brandi fica na Via Chiaia, perto a Piazza del Plebisicito (aliás, a praça mais linda que vi na Itália), assim como os dois grandes cafés que citei fica por ali.
Táxi em Nápoli
Parecido com Roma, eles sempre vão te enganar, mas nuca muito dinheiro (como se em Salvador, Rio ou Recife você nunca encontrasse um tipo desse). Em Roma o taxista inventa uma taxa de dois euros por que saíram da Estação Termini (só falam depois que você chega no seu destino) e em Nápoli inventam um preço fixo de dez euros de rodar no centro, numa corrida que sairia por seis euros. O ideal é pagar e relaxar, curtir aqueles momentos de gula. Sempre que você pensar, em dez, vinte, trinta anos, sentirá a sensação daquela pizza ou o sabor daquele café no fundo da boca, isso não tem preço. Vá à Napoli, mesmo que ouça histórias de que Nápoli é suja, pois a máfia é dona das lixeiras, que eles gritam muito, que te enganam no táxi, que o trânsito é um caos, isso tudo vai debaixo do tapete depois de você sorver o melhor café da sua vida e de mastigar cada pedaço da melhor pizza do mundo. Só uma ressalva, Roma também se toma belo expresso, em poucos lugarres, como o Antico cafe de brasile, na via
serpenti, transversal a via nationale. Agora existem um bonito e gostoso café, muito inferior no sabor ao café njapolitano, chamado Antico Café Greco, na luxuosa via condotti, que os Romanos adoram e é o café mais antigo da cidade. Não vá pensado em tomar lá um grande café, mas um bom café. Agora a grande propagand enganosa se chama café saint Eustachio, na Piazza Saint eustachio próximo ao Pantheon. Caro e razoável, nada mais que isso, mas vive lotado dia e noite. Tem o café especial saint eustachio que já vem adoçado, e muito por sinal. Há um aviso ao público que o café de lá já vem adoçado e quem quiser que peça sem açucar. Tazza D'oro, em frente ao Pantheon, muito ruim. Vale comer uma lasanha no Barochio, perto do Pantheon, uma pizza a menos de dez euros no Zio Ciro, que tem em três locais em Roma, a melhor pizza de Roma continua sendo a da Baffeto 2, que agora fica na Piazza del teatro di Pompeo, do outro lado Via Vitorio Emanuelle. A Da baffetto 1 vive fechada fica na Via del governo vechio, mas nenhum guia tem atualizado isso.
Dicas:
1-Na Estação Termini de Roma tem dezenas de bilheterias automáticas, em vários idiomas inclusive português, onde você pode comprar seu bilhete de viagem regional, é bem explicativo, muito fácil de operar, mas para "bate e volta", ou seja, retornar no mesmo dia que foi, que é mais barato, só pode ser adquirido direto na bilheteria. Outra opção de compra é pela internet pelo site www.trenitalia.com.
2- De Roma para Nápoli vá de primeira classe, dez euros mais caro, mas sempre vai mais vazios, além de mais conforto. Chegando em Nápoli se guie pelas suas anotações prévias, mapas, dicas, não conte com o serviço de informações turísticas da Estação Nápoli Centrale (sempre fechado, horários que só eles sabem) , ou de algum funcionário. Ninguém fala mais que italiano, são pessoas humildes, a impressão que dá é são todos escolhidos pela Cosa Nostra ou Camorra, e que não tem a menor obrigação de entender ninguém que fale uma língua de outro país.
3- A Estação Nápoli Garibaldi nada mais é que uma estação que fica no subsolo da Nápoli Centrale. Não se assuste se comprar o retorno para Roma saindo da Nápoli Garibaldi, ou se tiver que tomar um trem para Pompéia saindo da Nápoli Garibaldi. O trem de Nápole Garibaldi para Pompéia sai de meia em meia hora e o bilhete pode ser adquirido numa banca de revista dentro estação Nápole Centrale. Onde se lê Bus no bilhete nã entenda ônibus e faça como esse cara pálida que ficou circulando fora da estação Nápole Centrale procurando de onde sai o trem. O Bus é trem mesmo, e parte para pompéia da Nápoli Garibaldi, simplesmente no subsolo da Nápolce Centrale (há plas indicando onde descer para Nápole Garibaldi.
4- Todos aqueles bons preços que você pagou em Roma em vestuário você pagará mais barato na Via Humberto I, uma longa avenida saindo da Estação Nápole centrale. Vale a pena bater perna por essa avenida. Tanto os bons preços de Roma quanto os de Nápoli são referente a grande promoção que tem em toda Itália em janeiro, chamada SALDI.
5- Para quem vai fazer um bate e volta como fiz recomendo ir á pé da estação Nápole Centrale até a Via Humberto, percorrê-la até o Castelo do Ovo, ir pela esqueda beirando o mar e apreciar o belo Golfo de Nápole, subir as escarias que ficam em cima do túnel e já sair no bairro Santa Luzia, ir a Via Santa Luzia dirto ao Ettore ristorante, comer qualquer pizza. Ir á galeria Humberto I e à praça do Plebiscito, ao lado estão os cafés Gambrinus e café d professor (este tem uma placa “aqui é o verdadeiro café do professor, não seja enganado, cuidado. Um barato essa placa, vale a foto). Depois as sete horas abre a Pizza Brandi, coma mais uma pizza, toma mais um espresso, e retorne feliz à Roma.

sexta-feira, 9 de janeiro de 2009

AISE - Agenzia Internazionale Stampa Estero

Direttore responsabile Giuseppe Della Noce

09/01/2009 ore 14.32
Italiani nel mondo

PARLANDO ITALIANO...CANTANDO, MANGIANDO, VIAGGIANDO: MARTEDÌ PROSSIMO A BRASILIA LA PRESENTAZIONE DEI NUOVI CORSI

BRASILIA\ aise\ - "Assapora le bontà gastronomiche parlando italiano; conosci l’arte parlando italiano; fai nuove amicizie parlando italiano". Così si presenta "Parlando italiano", iniziativa promossa a Brasilia che verrà presentata martedì prossimo, 13 gennaio, dalle 16 alle 21 al civico 201 di Sul –Bl B. Il progetto, che conta sul contributo della Scuola di gastronomia di Brasilia, della Camera di Commercio Italiana, di Ciao Italia e dell’azienda Antonello Monardo, propone una vera e propria "immersione" nella nostra lingua, declinata in ogni modo possibile: dalla cucina, al cinema, dalla musica al teatro, dall’architettura ai viaggi in Italia.
Maggiori informazioni sul sito www.parlandoitaliano.blogspot.com. (aise)

quinta-feira, 8 de janeiro de 2009

CONVITE: PARLANDO ITALIANO ...cantando, mangiando, viaggiando ...

Caro Amigo/a, envio este cartão postal para convidar-te na próxima
terça-feira dia 13 de janeiro, das 16:00 ás 21:00 para conhecer
PARLANDO ITALIANO ...cantando, mangiando, viaggiando ...
e as várias programações das atividades no decorrer do semestre.
Que além do ensino da língua italiana em vários níveis, teremos
musica italiana, cinema italiano, teatro italiano,
architettura italiana, gastronomia italiana, viaggi in Italia, ecc.
....Ah! estava esquecendo, ....o convite é também da nossa "garota propaganda" abaixo:


sexta-feira, 2 de janeiro de 2009

ESPLÊNDIDO EPÍLOGO EM ROMA DO XXIV PRÊMIO NÓSSIDE 2008

Um projeto cada vez mais sem fronteiras de povos, línguas e cultura.
Um exemplo de Globalização positiva com poetas de 40 Nações e 29 línguas
A vencedora brasiliera Vera Marcia Milanesi eo Presidentedo Premio Pasquale Amato

Encerraram-se em Roma, no magnífico Palazzo Santacroce, séde do Instituto Ítalolatinoamericano, os Eventos Finais do XXIV Prêmio Internacional Nósside (www.nosside.com), único concurso global de poesia para inéditos organizado pelo Centro Studi Bosio, de Reggio Calábria. O Encontro dos Poetas Premiados com o corpo diplomático completou o terceiro dos três acontecimentos após as intensas emoções vividas na Premiação do Palazzo Campanella em Reggio Calábria e os interessantes pontos de reflexão surgidos no Seminário de Estudos sobre “Cultura Global e Culturas Locais” na Universidade de Messina (Sicília).
A Secretária Cultural do Instituto, Patricia Rivadeneira, fez as honras da casa e na ocasião ressaltou a consolidada colaboração entre o IILA e o Prêmio Nósside. Participaram poetas, intelectuais e membros do corpo diplomático de diversas nacionalidades; também a Secretária do Nósside no Brasil, Rosalie Gallo e uma delegação de poetas premiados. Intervieram os Adidos Culturais das Embaixadas de Cuba, Gerardo Soler (que se lembrou da ininterrupta cooperação desde 1999 entre o Nósside e a Feira Internacional do Livro de Havana) e do México, Dolores Repetto, seguida por Paolo Minuto, representando a Universidade para Estrangeiros “Dante Alighieri” de Reggio Calábria - Parceira do Prêmio. À cultura da alma aninhou-se a delícia do paladar com a degustação de doces e licores à base de Bergamoto, fruta cítrica de Reggio Calábria, única no mundo, patrocinada pelas empresas reginas “Solmar”, “La Mimosa” e “Tahiti”.
O Presidente Fundador do Prêmio, Pasquale Amato, presidiu o Evento e ilustrou a expansão mundial do Projeto, que tem 5 línguas oficiais (italiano, espanhol, português, inglês e francês) mas está aberto ao imaginário poético expresso em todas as línguas do mundo (incluindo as nativas, as minoritárias e os dialetos) e em cada forma de comunicação (escrita, em vídeo e em música). Os números falam alto: participantes de 40 Nações de todos os continentes; 29 línguas; italianos pela primeira vez superados pelos participantes das demais Nações; avanço dos brasileiros ao segundo lugar depois dos italianos; a língua portuguesa consolidada na terceira posição depois do italiano e do espanhol, com o quarto lugar empatado entre o inglês e as línguas nativas, minoritárias e dialetos; Europa e América Latina como fortes presenças, mas com progressos por parte da Ásia, África e Oceania; novos participantes entre os quais China, Rússia, Grécia, Croácia, Bósnia-Erzegovina, Equador e Filipinas.
As escolhas do Júri Internacional presidido por Giuseppe Amoroso espelharam esta extensão planetária. Também em Roma, durante as leituras dos autores e nas poesias em vídeo repetiu-se o feliz encontro entre o poder evocativo das palavras do mundo inteiro como expressões de diferentes identidades culturais e lingüísticas e o fascínio das imagens em vídeo.
A Vencedora Absoluta Daniela Raimondi, italiana de Londres, reviveu em seus estupendos versos de “A Rainha de Ica” as sensações experimentadas em uma visita aos Andes peruanos. Com a poesia “Bandeira Brasileira” a brasileira Vera Marcia Milanesi – uma dos 4 Vencedores - delineou a saudade (nostalgia) vivida em um dia chuvoso na centroeuropéia Praga. Permancendo na Europa a croata Stanka Gjuric (Mencionada Especial) representou na poesia em vídeo “Akvarel” (Aquarela) as conseqüências dramáticas das Guerras Balcânicas. E sempre através de uma poesia em vídeo – “Terra, Amor, Moscou” – a poetisa-diretora russa Tatiana Daniliyants (Mencionada Especial) simbolizou o difícil relacionamento de amor-ódio por sua cidade violentada pelas rápidas transformações da nossa época.
Das imagens da capital russa passou-se ao Extremo Oriente com Agnes Ling Lam, de Hong Kong (Mencionada Especial), que conseguiu isolar-se da vida frenética de sua cidade para imaginar e representar com delicadeza a “baunilha nas estrelas”. Atravessando o Pacífico Carmen Arévalo Chacón, da Venezuela (Mencionada Especial) delineou suas sensações em contato com a natureza. A viagem virtual deslocou-se então para o coração da África para ouvir os versos em língua Tschiluba com a qual Thomas Mussenge, do Congo (Mencionado Especial) representou os efeitos do advento dos novos meios de comunicação em uma aldeia de seu país.
Despertou fortes emoções ouvir a poesia dedicada à história de um menino, filho de emigrante – “O presépio de Sassá” - interpretada por Giovanni Favasuli (Mencionado Especial) em seu dialeto de Áfrico, vilarejo do Aspromonte na província de Reggio Calábria. Do Aspromonte a viagem do Nósside atravessou novamente o Atlântico para chegar aos Andes, de onde se levantou a voz dos antigos Incas através da poesia em língua quechua “Gotas da noite” do Vencedor colombiano Fredy Chicangana que sintetizou o excepcional valor cultural e social do Prêmio em um simples e nítido conceito: “O Prêmio Nósside é hoje a única saída para se globalizarem as línguas e nossos cantos de povos nativos de toda a América e de tudo o universo”.
Concluiu-se o triunfante percurso do Nósside 2008 cuja primeira fase - a “Viagem de Reggio Calábria para o Mundo” – constituiu-se na premissa mais fascinante com Eventos em cidades de Europa e América: Havana, Cidade do México, Ólbia, Podgórica (Montenegro), Valletta (Malta), New York, São Domingos, Moscou, Crotone e, no Brasil, São José do Rio Preto, São Paulo e Brasília. Exatamente em Brasília – em consonância com a estratégia cultural do Projeto – foi conferido o Prêmio Internacional Nósside à carreira 2008 ao grande poeta brasileiro Thiago de Mello, incansável defensor do patrimônio natural e cultural da Floresta Amazônica.

Premio Internacional Nosside de Poesia 2008

I Poeti del mondo Premiati nel Nosside 2008
assieme al Presidente Pasquale Amato
e alla Segretaria per il Brasile Rosalie Gallo.

quinta-feira, 1 de janeiro de 2009

Menu tutto italiano per il cenone di fine anno del neo presidente degli Stati Uniti

Menu tricolore per il neo presidente degli Usa
e sua moglie: risi e bisi e baccalà alla vicentina

Obama festeggia all'italiana il suo 2009

I coniugi Obama, tra le palme tropicali delle Hawaii dove stanno trascorrendo le loro vacanze, hanno scelto proprio quella cucina made in italy che è stata già un efficace portafortuna nella corsa alla Casa Bianca conclusasi da poco. Tutti, infatti, ricordano ancora come all'indomani della vittoria elettorale Obama festeggiò proprio all'italiana, mangiando al ristorante "La Spiaggia", dello chef Tony Mantuano. Il cuoco italoamericano in quell'occasione aveva riproposto qualche piatto del menu' presentato davanti alle telecamere della CBS, corretto dall'attenta Michelle, optando per strangozzi alla carbonara, ravioli di ricotta, baccala' alla vicentina e vini rigorosamente italiani. Anche questa volta gli Obama si sono quindi affidati all'esperienza dell'italo-americano Mantuano, ed ecco allora che tra gli ingredienti del cenone che accompagnerà Barack e la futura First Lady nel 2009 compaiono baccalà, affettati e prosecco, tutto in puro stile tricolore. Secondo quanto riportato dal periodico 'Metropolitan Post' sono due le regioni prescelte da Obama per selezionare il menu' beneaugurante per il nuovo anno. Per il fine anno Michelle ha confermato, la sua fedeltà alla cucina regionale di Veneto e Toscana. Sembra che la futura first lady abbia richiesto a Mantuano il baccalà alla vicentina, in abbinamento alla polenta veneta. Per il primo piatto, invece Barack Obama ha avuto la meglio con Risi e Bisi, il cui nome avrebbe suscitato le ilarità della moglie, e Bigoli con le sarde. La Toscana si impone ancora negli antipasti per i quali la First Lady ha scelto crostini di fegatini e affettati misti, così come per il dessert dove i cantucci saranno abbinati a vin santo e sbrisolona da intingere nella Grappa di Prosecco. La scelta dei cibi tuttavia non è stata dettata esclusivamente dalle esigenze del palato ma ha anche un significato socio-politico. Il menù è lo stesso che Tony Montuano aveva presentato alcuni giorni fa alla trasmissione «Chef on a Shoestring» in onda su Cbs. Il tema della puntata era «Preparare un pranzo natalizio per quattro persone spendendo non più di 40 dollari». Anche nella scelta dei vini si impone l'asse Toscana-Veneto: ad aprire le danze sarà il Prosecco di Valdobbiadene, tanto apprezzato da Michelle durante le cene a «La Spiaggia» dove è presentato da tempo tra i vini più quotati. Il pasto proseguirà a base di Nipozzano dei Marchesi de' Frescobaldi, mentre per il brindisi del nuovo anno sembra che i coniugi Obama abbiano fatto un'eccezione geografica optando per Moet Chandon Rèserve Impèrial. La passione per il Veneto della coppia più importante d'America ha fatto il giro del mondo ed è stata accolta con soddisfazione da Franco Manzato, vicepresidente della Giunta del Veneto: «Obama premia la qualità, il Presidente eletto, scegliendo la cucina italiana e molte specialità venete, dimostra di aver buon gusto e di voler riservare attenzione alla qualità dei nostri prodotti». Ancora aperta, invece la questione dello chef che si occuperà dei fornelli della Casa Bianca. Il toto-chef vede in pole position Fabio Spadaro, direttore del «Julian Cafè» di Roma, Mario Batali e Lidia Bastianich, titolari del ristorante newyorkese «Del Posto», e Jacopo Falai, proprietario dell'omonimo ristorante della City. La scelta della cucina made in Italy è l'ennesima dimostrazione di quanto molte personalità Usa si rivelino da sempre dei perfetti buongustai, amando i sapori del nostro paese. Obama e' infatti in buona compagnia se si pensa che gia' la Top model Naomi Campbell, l'attrice Sharon Stone e il regista Woody Allen sono hanno assaggiato più volte le specialità del nostro paese diventando veri e propri ambasciatori mondiali del made in Veneto.