terça-feira, 27 de janeiro de 2009

CIAO ITALIA Ristoranti Italiani nel Mondo su NIP

News ITALIA PRESS agenzia stampa - N° 15 - Anno XVI, 23 Gennaio 2009


Dal municipio XI ai San Paolo italici

Il mio Municipio, uno dei venti municipi che compongono Roma, ha per nome un numero romano:XI. Io ho proposto di chiamarlo San Paolo perché nel territorio di questo Municipio ci sono la Basilica di San Paolo, con la tomba dell'apostolo, da poco tempo ritrovata, e le tre bellissime chiese delle Tre Fontane, dove è avvenuto il martirio di San Paolo, a non più di cento metri dalle sede del Municipio. Ci sono nel mondo 13 città che si chiamano San Paolo: la più grande è Sao Paulo do Brasil, che è anche la più grande città italiana nel mondo, con più italiani, che a New York ed a Roma.
Sono stato a Sao Paulo nel Brasile nel 1982, quando mi occupavo di aeronautica militare, per il primo volo dell'AMX. l'aereo italo-brasiliano costruito nelle officine di quella grande città. Mi ricordo che ero molto preoccupato perché l'aereo era ancora in fase di sperimentazione. Ero abbastanza sicuro dei collaudatori italiani di Torino, ma non potevo conoscere la perizia dei collaudatori brasiliani, che ci volteggiavano sulla testa. Ma il mio era un pregiudizio perché erano bravissimi e tutto andò nella maniera più brillante.
A Sao Paulo ho conosciuto Massimo Ferrari e Rogerio Fasano, due grandi ristoratori italiani, che hanno avuto un grande successo e che sono un'istituzione e non solo a San Paolo. Massimo e suo fratello, legatissimi alla loro mamma, mandavano avanti una grande impresa. Massimo è venuto ai nostri Congressi e mi manda sempre le riviste con i suoi successi, i suoi premi e le sue interviste. Qualche anno fa mi mandava a Natale anche un panettone italiano di sua produzione, che era il più buono di quanti avevo mai assaggiato (non si offendano i produttori in Italia!).
I Fasano vennero a San Paolo nel 1902, ora hanno ristoranti (ed uno si chiama "Nonno Ruggero") ed alberghi. La sala principale del suo ristorante sembra la sala di lettura del British Museum. Ma quello che mi è piaciuto in Fasano è stata la sua capacità di analizzare, di spiegare e di capire i problemi della gastronomia italiana in Brasile e nel continente latino. Aveva l'esperienza pratica del grande imprenditore, ma anche il giudizio politico di chi si rende conto dei problemi. Ma non ha voluto mai prendersi una responsabilità associativa. sarebbe stato un presidente ideale per un'associazione di imprenditori italiani.
La ristorazione italiana in Sudamerica è ovviamente molto diffusa e molto apprezzata. Ha il difetto di non essere molto cosciente di sé: tutti ritengono che sia normale avere una ristorazione italiana in un continente che è pieno di italiani. Tutti ritengono di essere talmente bravi da saper fare benissimo la cucina italiana. Si sentono padroni di casa che sanno fanno bene quello che fanno.
Questo atteggiamento naturale di italiani che si sono integrati bene, li porta a sottovalutare la necessità di evolversi, di perfezionarsi, di seguire le nuove tendenze, di fare più cultura. È un vero peccato, perché, se sapessero associarsi, se sapessero dialogare e fare sistema, diventerebbero un elemento essenziale della cultura latina di quel continente.
Se si riuscisse a mettere in comune la grande tradizione dei ristoranti d'Argentina, l'eccellenza di quelli di Montevideo, la classe dei ristoranti dei circoli italiani in Venezuela, la maestria di Ennio Petterino, un patriarca che è stato maestro di molti in Mexico, mai superato dai nuovissimi di Acapulco e Cozumel ed la poesia de" Il postino"" il romantico ristorante di Lima che Domenico Gallotta dirige insieme alla Signora Maria Dolores, in onore di Massimo Troisi e del suo poeta Pablo Neruda.
Da anni sogno un grande Congresso continentale dei Ristoranti Italiani dell'America Latina. Ne ho parlato a lungo con Vuincenzo Incisa che è stato Ambasciatore a Buenos Aires. Ne ho parlato spesso con l'Istituto Italo Latino Americano. Ma forse l'argomento "cucina italiana" non è abbastanza importante per la magnifica diplomazia di cui siamo forniti.
Eppure sarebbe un magnifico evento, una commemorazione di tante fatiche e di tanti successi, il racconto di una storia incredibile, la memoria del grande esodo, e del nostro dono di cultura a questo continente amatissimo.

Ma ormai il nostro motto è: "Fai da te!". L'Università Italiana di San Paolo ha deciso di occuparsi della cultura gastronomica ed in particolare, della cultura gastronomica italiana. Ciao Italia ha promosso assieme ad un'impresa italiana di caffè un seminario all'Unitalo, Università Italiana a Sao Paulo. Ed un altro se ne sta preparando con l'Accademia Italiana della Lingua. Abaga è una grande associazione brasiliana che riunisce i protagonisti della gastronomia. Il suo Presidente Jorge Monti e la sua direttrice del marketing Luciane Manzini, stanno studiando la possibilità del 1° Congresso sudamericano dei Ristoranti Italiani, per la salvaguardia del nostro nome, della nostra cucina e del nostro prodotto. È significativo che questo programma stia a cuore ad una grande associazione più di quanto non stia a cuore alle istituzioni italiane, che dovrebbero promuovere questa difesa.
Intanto Andrea Ruggeri, che lavora in concerto con l'Università di Sao Paulo e con Abaga, ha inaugurato a Brasilia: "Parlando Italiano...cantando, mangiando, viaggiando". E ci scrive: "E' un'idea di Antonello Monardo, assieme alla Scuola di gastronomia. L'inaugurazione é avvenuta con l'appoggio diretto di Ciao Italia Brasile e della Camera di Commercio Italiana di Brasilia. La prossima settimana inaugureremo il nuovo sito www.italia.org.br con solo servizi, notizie e culinaria". Ruggeri mi ha chiesto di collaborare con qualche articolo e lo farò. Ne riparleremo dopo la necessaria pausa di Carnevale. Quest'anno il gennaio estivo brasiliano è stato caldissimo. Ma in autunno, a maggio, porterà i suoi frutti.

Bartolo Ciccardini News ITALIA PRESS

Um comentário:

Anônimo disse...

Non sapevo che Roma avesse 11 Municipi !! Da quel che so io il Municipio (Comune) è uno e basta ! 11 saranno le circoscrizioni o distaccamenti o uffici distaccati , tanto per chiarezza !